Abbiamo appreso dai giornali e con grande interesse le notizie delle previste riduzioni di personale sanitario annunciate nelle aziende dalla Regione.
Considerato che i medici e i dirigenti sanitari toscani sono tra i peggio pagati in Italia, come dipendenti tra i più colpiti dai recenti aumenti delle tasse regionali, in molti prossimi alla pensione e che i giovani laureati lasciano deserti circa il 40% dei posti nelle specializzazioni delle università Toscane, tra fughe previste e carenze annunciate, pensiamo che la regione non avrà problemi a raggiungere tale obiettivo. Sarebbe interessante poi sapere in quali attività e in base a quali criteri saranno effettuati i tagli nelle varie aziende, giusto per spiegarlo per bene ai cittadini, evitando quindi che essi – in caso di eventuali disservizi – se la prendano con gli operatori che si trovano davanti.
Abbiamo seguito poi con altrettanto interesse il tour effettuato dal Presidente Giani nei vari ospedali della regione, e siamo molto curiosi di sapere – considerata l’obsolescenza di gran parte delle strutture e degli impianti di riscaldamento e climatizzazione – quali siano le azioni concrete che verranno messe in atto per ridurre gli sprechi energetici, a parte l’ennesima nomina di “Deus ex machina” più modernamente nominati “Energy Manager”. Giusto un lievissimo disappunto ci ha colti nell’apprendere che tra gli sprechi sia stato citato il fatto che negli ospedali si buttino via i farmaci: probabilmente il Presidente è stato male informato, in quanto a noi ciò non risulta, mentre ci risulta che talvolta i farmaci e i dispositivi (soprattutto a fine anno), manchino.
Prendiamo atto infine che si decida tutto ciò senza minimamente coinvolgere (o almeno informare, continuando ad ignorare le loro richieste di confronto), i rappresentanti dei lavoratori della sanità, che con la loro opera quotidiana hanno contribuito non poco ai risultati lusinghieri della Sanità Toscana.
Finora, e ancora per poco, se si continua così.
Firenze 11 gennaio 2024